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19° CAMPIONATO ITALIANO
DI VOLO IN MONGOLFIERA
Bibbiano 2006


Foto R.Spagnoli Dal 6 al 10 settembre 2006 si è svolto a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, il Campionato Italiano di Volo in Mongolfiera. L'evento è stato organizzato dalla neonata Associazione Giudici Italiani di Aerostatica (AGIA) sotto l'egida della Federazione Italiana di Aerostatica (FITA) e dell'Aero Club d'Italia e con il patrocinio del Comune di Bibbiano. Giunto alla sua diciannovesima edizione, e quindi ormai "maggiorenne", il campionato italiano è tornato ancora una volta nella zona di Reggio Emilia, che ha ospitato il maggior numero di edizioni fino ad oggi, e per la seconda volta si è svolto nella zona dell'Appennino reggiano, nelle terre che videro le gesta della contessa Matilde di Canossa. Il comune di Bibbiano fa parte dell'area delle cosiddette "terre matildiche" ovvero del vasto territorio di cui fu sovrana la celeberrima contessa Matilde di Canossa che tra l'XI e il XII secolo ebbe un ruolo di primo piano nelle vicende europee e nella lotta tra papi e imperatori. Le terre matildiche costituiscono un'area tra le più interessanti della regione emiliana, punteggiata da castelli, antiche pievi e borghi storici in un territorio prevalentemente collinare in cui i segni del medioevo sono ancora leggibili e in cui anche la civiltà materiale e le tradizioni enogastronomiche hanno conservato un legame con la storia. Bibbiano è anche la culla del Parmigiano-Reggiano, uno dei vanti e delle eccellenze assolute della cultura materiale italiana. In questa promettente cornice si è dunque disputato il Campionato e le strutture ed il personale del Parco La Manara hanno saputo accogliere e ospitare tutti i partecipanti nel migliore dei modi contribuendo a creare il giusto clima per tutta la durata della competizione prima, durante e dopo le gare.

Foto R.Spagnoli A Bibbiano si sono presentati quindici piloti: tra di essi, come sempre, i migliori rappresentanti della specialità, alcune "giovani promesse" che, a dire il vero, ormai sono delle valide certezze ed alcuni esordienti che hanno pagato la minore esperienza nei confronti dei colleghi più smaliziati ma hanno saputo ugualmente ben figurare con il loro impegno. Gli occhi degli appassionati erano ovviamente puntati prima di tutto sul campione in carica Carlo Rovelli, primo pilota non professionista ad essersi aggiudicato il titolo nazionale, per vedere se sarebbe riuscito a difendere l'alloro conquistato a Terni lo scorso anno. I motivi di interesse alla vigilia erano molti: se non Rovelli il vincitore sarebbe stato un un altro "giovane"? Oppure i "mostri sacri" dell'aerostatica nazionale avrebbero ristabilito il predominio? E in quest'ultima ipotesi chi avrebbe prevalso tra John Aimo e Paolo Bonanno entrambi detentori di sei titoli? Oppure la vittoria sarebbe andata ad un altro professionista come Luciano Lanzoni vincitore nel 2003? O magari, perché no, a uno dei piloti che da molti anni partecipano al campionato senza però aver mai colto il successo finale? Diciamo subito che Rovelli ha un po' deluso le aspettative: nonostante lìimpegno suo e del suo equipaggio non è riuscito a resistere agli attacchi dei pretendenti al titolo e si è dovuto accontentare alla fine dell'ottava posizione in classifica generale. La graduatoria finale ha quindi confermato ciò che era emerso chiaramente l'anno scorso a Terni: nell'aerostatica italiana è ormai in atto il ricambio generazionale e se i piloti più "anziani" e blasonati rappresentano pur sempre e a buon diritto una solida realtà, avanza ormai una leva di nuovi piloti capaci e motivati. Il podio di Bibbiano ne è la evidente fotografia con il primo posto di Igor Charbonnier, il secondo del veterano Paolo Bonanno ed il terzo di Davide Morando che ha lasciato alle spalle due professionisti come Lanzoni e Aimo.
I piloti in gara, oltre al titolo nazionale, si sono contesi anche il "Trofeo Fita", messo in palio com'è ormai tradizione dalla Federazione Italiana di Aerostatica, ed il "Trofeo Agia", istituito dall'associazione dei giudici italiani e disputato per la prima volta. Igor Charbonnier, oltre al titolo di campiona italiano ed al diritto di rappresentare l'Italia ai campionati europei che si terranno nell'agosto 2007 in Germania, ha ricevuto il premio speciale messo in palio nel 2001 dalla contessa Maria Fede Caproni, presidente onoraria della FITA, che verrà definitivamente assegnato al pilota che per primo conquisterà tre titoli nazionali.

Foto D.Sartor Gli organizzatori hanno previsto lo svolgimento di varie attività di contorno con la presenza di un laboratorio per la costruzione di aquiloni dedicato ai bambini, esibizione di aeromodelli e aquiloni acrobatici, evoluzioni di ultraleggeri e paramotori. Non sono mancati nemmeno stand gastronomici (d'altra parte siamo nella terra del parmigiano-reggiano e del lambrusco!!) e di prodotti di artigianato locale. Nel fine settimana, inoltre, la presenza di alcune mongolfiere "fiesta" (cioè fuori gara) ha consensito al pubblico di vedere da vicino le "navi volanti" anche durante le gare e di poter provare in alcuni casi l'emozione di un volo libero o frenato. Il volo del sabato pomeriggio, con due bersagli posti proprio all'interno del Parco La Manara, ha permesso agli spettatori di seguire la gara "in presa diretta" incitando i piloti e sottolineando con applausi il lancio dei marker verso il bersaglio.

Foto R.Spagnoli Definire quello di Bibbiano "il campionato dei record" è eccessivo, però qualche piccolo primato l'edizione 2006 la può vantare. Prima di tutto sono stati ben quindici i piloti partecipanti: quattordici italiani più lo svizzero Ernest Merz. Due piloti hanno fatto inoltre il loro esordio come concorrenti al campionato (e avrebbero dovuto essere tre in origine). Inoltre è anche il primo campionato che si svolge con in carica il nuovo direttivo della Federazione frutto del nuovo statuto approvato in seguito al riconoscimento da parte dell'Aeroclub d'Italia. Infine la manifestazione è stata organizzata grazie all'impegno e al lavoro dell'AGIA, l'associazione che coordina e disciplina l'attività dei giudici e dei commissari di gara italiani e che ha raccolto l'eredità del Coordinamento Observer Italiani. Come dire che gli observer italiani confermano non solo di essere una realtà viva dell'aerostatica italiana ma anche il miglior vivaio da cui escono piloti, giudici e ora anche organizzatori. Un annuncio dei buoni futuri sviluppi che potrà avere in Italia il volo "più leggero dell'aria" e un ottimo viatico per il 2007 che vedrà la coincidenza di due scadenze significative: la ventesima edizione del campionato italiano ed il decennale di fondazione della Federazione.

[Concorrenti] [Direzione di gara] [Risultati] [Immagini della gara]