Cronache e storie


UN AEROSTATO ITALIANO ALLE SVALBARD
Enzo Cisaro partecipa ad una missione scentifica dell'Università di Milano

Il pallone di Enzo Cisaro si prepara al decollo dalle Isole Svalbard Un aerostato italiano, nel mese di maggio 2011, ha volato oltre il Circolo polare artico, nel cielo delle Isole Svalbard, ultimo avamposto continentale prima della banchisa polare. Al comando Enzo Cisaro, storico rappresentante della nostra aerostatica nazionale, tra gli artefici della rinascita del volo "più leggero dell'aria" nel nostro Paese, in particolare con i palloni a gas. Il volo aveva scopi scientifici e di ricerca. Il pallone, realizzato dalla società di lavoro aereo dello stesso Cisaro, è servito a portare in quota la strumentazione scientifica necessaria ad una serie di esperimenti e di ricerche condotti dalla Facoltà di Scienze dell'Ambiente e del Territorio dell'Università di Milano.
Qui di seguito l'articolo scritto per Luccanews.tv da Massimo Raffanti del "Vincenzo Lunardi Balloon Club" di Lucca di cui Cisaro è uno dei fondatori.

UN AEROSTATO DEL COMANDANTE ENZO CISARO SUI GHIACCI DELLE SVALBARD
Il "Vincenzo Lunardi Lucca Balloon" nel Mar Glaciale Artico per un esperimento scientifico
L'Associazione lucchese lancia per città e Piana una singolare proposta di rilevazione ecologica


Un Aerostato del Capitano Enzo Cisaro, figura epica del mondo "del più leggero dell'aria e socio - fondatore del "Vincenzo Lunardi Lucca Balloon di Lucca, nel contesto di una serie di importati esperimenti scientifici universitari, è stato innalzato nei freddi cieli del Mar Glaciale Artico, luoghi che fanno registrare temperature fino a -30°.
La Facoltà di Scienze dell'Ambiente e del Territorio dell'Università di Milano ha effettuato una serie di esperienze alle Isole Svalbard - e, per portare in quota la propria, delicatissima strumentazione scientifica, ha impiegato uno speciale pallone aerostatico, interamente costruito dalla ditta di uno dei fondatori della prima associazione aerostatica cittadina .
"L'argomento ci fa ben capire - sostiene il giornalista Massimo Raffanti, presidente del Team lucchese, e già ideatore del trofeo di mongolfiere di Capannori, come i palloni aerostatici ed in particolare quelli a idrogeno, possano essere impiegati a fini di ricerca. Siamo in effetti in un momento un po' speciale -spiega - essendo i voli in mongolfiera con passeggeri consentiti solo ai piloti in possesso di Licenza di Lavoro Aereo (pochi in tutta Italia) cosa che, in caso di sinistro, porta dritti dritti alla denuncia alla magistratura ed alla non copertura del danno assicurativo, arrivando perfino a censurare agenzie che pubblicizzano i non in regola; si capisce dunque come in attesa di tempi migliori, molte associazioni in Italia stiano dandosi un'organizzazione diversa, approfondendo talora, inediti aspetti storico- scientifici Anche il nostro "Gruppo dell'Aria" che fra l'altro da tempo ha messo a disposizione della città di Lucca i palloni dei soci- piloti per voli di rappresentanza, arrivando perfino a progettare un trofeo attorno ai prati delle mura con la città gemella di Sint Niklaas, ha ultimamente studiato una proposta.

La rilevazione dell'inquinamento globale alle varie quote atmosferiche, la pulizia dell'aria ed il monitoraggio dei flussi di traffico, che strangolano città e Piana, potrebbero essere studiati dalla cesta dell'unico pallone ad idrogeno in Italia, proprio di proprietà del consocio Capitano Cisaro. Le mongolfiere, un tempo definite quale " unico mezzo per avventure fantastiche" potrebbero divenire un raffinato strumento tecnologico che spia la salute delle nostre città, grazie al loro pachidermico incedere. Della serie: come ti controllo lo smog delle nostra città alle varie quote, come ti monitorizzo l'abusivismo e la cementificazione del nostro territorio e come ti faccio uno studio sull'annoso problema cittadino dei flussi di traffico. Questa la proposta lanciata, con specificità scientifica e documentativa, dal "Vincenzo Lunardi Lucca Balloon".

Dunque il pallone aerostatico, quel protagonista del primo capitolo della storia dell' aeronautica, da oggi potrebbe essere a disposizione di studiosi ed enti, per misurare l'inquinamento delle nostre citta' e per tentare di verificare, l'impatto urbanistico ed ambientale provocato dal "mischung" chimico presente nell'aria. "Con un pallone aerostatico, per la prima volta, si potrebbero fare dunque delle rilevazioni in quota, a qualsiasi quota, mentre fino ad oggi l' inquinamento veniva misurato o con i palloni sonda o con le centraline" spiega il capitano Enzo Cisaro.
"Ma la misurazione dell'inquinamento non e' il nostro unico obiettivo, spiega Massimo Raffanti: potremmo utilizzare il pallone aerostatico anche come osservatorio privilegiato per lo studio e l'analisi dell'inquinamento paesaggistico, usufruendo di una "terrazza statica e panoramica d'eccezione" Mille metri cubi di involucro, 294 chili di peso, ecco la carta d'identità di questa "basilica del cielo" che potrebbe decollare, con tecnici e strumentazioni a bordo, da una delle qualsiasi piazze cittadine. Questo genere di pallone, fra l'altro, e' il piu' ecologico di tutti, perche' non inquina: a differenza delle mongolfiere, non emette gas di nessun genere". Per questo gli Istituti di Ricerca potrebbero utilizzarlo per misurare le concentrazioni di veleni nell'aria. Dunque è questa la proposta scientifica lanciata dal "Vincenzo Lunardi Lucca Balloon " che collabora da tempo con Enti e privati per la promozione di manifestazioni spettacolari di Volo Vincolato, Ballon Glow serale, proprio nell'ottica della rivalutazione storica di un "altro genio lucchese", troppo in fretta dimenticato: il concittadino Vincenzo Lunardi.
Massimo Raffanti

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