Tecnica/6

I palloni "a fumo"

Il lancio di un pallone in occasione di una festa religiosa a Frascati in una stampa del 1823 (Collezione Museo Caproni, Trento) Sono aerostati ad aria calda abbastanza rudimentali, realizzati in svariati materiali, oggi prevalentemente in carta, che volano senza pilota. Dopo la nascita del volo aerostatico, in Europa si diffuse l'abitudine di costruire e far volare palloni del genere in occasione di feste di vario tipo. La pratica fu però severamente limitata a causa degli incendi che talvolta questi aerostati appiccavano nei punti di atterraggio. Il primo atto di legislazione aeronautica della storia è proprio il decreto emanato dall'imperatore Giuseppe II d'Austria nel marzo 1784, subito dopo il primo volo di Paolo Andreani in Italia, che proibiva di far volare palloni a fiamma libera in tutto il territorio del Lombardo-Veneto. In Italia, però, la tradizione è sopravvissuta ed è praticata ancora oggi soprattutto in Toscana (Montemerano, San Marcello Pistoiese), Marche (Castelplanio), Umbria (Papiano), Abruzzo (Civitella del Tronto, Pacentro), Lazio (Castel Sant'Elia, Ventotene, Turania, Blera) e Puglia (Acquaviva delle Fonti). La semplicità di questo tipo di palloni fa supporre che esseri umani abbiano potuto compiere esperienze di volo ben prima di quelle storicamente documentate, anche se al momento non esistono prove al riguardo.

Nel 1848, durante le "Cinque giornate", da Milano vennero lanciati diversi palloni di carta che portavano documenti degli insorti, lettere e volantini che invitavano le popolazioni alla rivolta contro gli austriaci. I lanci avvennero negli ultimi tre giorni dell'insurrezione. Furono diverse decine i palloni che presero il volo: alcuni ricaddero quasi subito ma altri percorsero diverse miglia atterrando in Brianza, nel Comasco e anche fuori dal Lombardo-Veneto, fino a Piacenza, in Piemonte e nel Canton Ticino. Fu il primo consistente servizio postale aereo della storia. Diversi volontari, raccogliendo gli appelli degli insorti, si recarono a Milano o attaccarono le guarnigioni austriache in diverse località. L'unico esemplare dei palloni delle Cinque Giornate ancora esistente andò distrutto nei bombardamenti su Milano dell'agosto del 1943.

Particolare delle decorazioni di due palloni di carta realizzati dai soci di ARIA (Foto R.Spagnoli) A Civitella del Tronto dal 1994 è attiva la Associazione Realizzatori Italiani di Aerostati (ARIA) che mantiene viva la tradizione dei palloni decorati organizzando manifestazioni e concorsi come il Premio "Spacchitt", intitolato a Giuseppe Forlini (1893-1975) che a Civitella, tra il 1931 ed il 1972, costruì più di mille palloni. ARIA, che è stata riconosciuta anche dalla Federazione Aeronautica Internazionale ed è federata alla Federazione Italiana di Aerostatica, mantiene contatti anche con analoghe organizzazioni e appassionati in altre parti del mondo. La tradizione dei palloni di carta artistici è presente, infatti, anche in altri Paesi come Romania, Venezuela e Spagna, dove è anche insegnata nelle scuole. In Brasile, invece, questa attività si svolge in modo semiclandestino dato che il lancio di palloni senza pilota è punito anche con il carcere. Ciò non impedisce che essi vengano fatti volare in occasione di molte feste importanti.

Il pallone Record durante il gonfiaggio (Foto tratta da www.ariaonline.it) I palloni costruiti dai soci di ARIA sono realizzati con una particolare carta sintetica (cartene). I fusi (cioè gli spicchi di cui è composto l'involucro) sono uniti tra di loro con robusto nastro adesivo. La superficie esterna viene poi colorata e decorata secondo il gusto e le scelte dei costruttori. I palloni così realizzati vengono gonfiati con l'utilizzo di piccoli bruciatori a mano del tipo di quelli impiegati nei lavori artigianali. Nel 1998, gli iscritti della sezione ARIA di Teramo hanno realizzato la più grande mongolfiera di carta d'Europa, battezzata "Record", alta oltre 30 metri, con una superficie di quasi 1500 mq, un diametro massimo di quasi 22 metri e una circonferenza di oltre 67, per un volume di 4810 mc. Per dare un'idea delle dimensioni si tenga conto che una mongolfiera di medie dimensioni, in grado di portare 3 o 4 persone, ha un volume attorno ai 2200 mc.
L'associazione ARIA ha anche elaborato un codice sportivo per disciplinare e coordinare i diversi aspetti legati alla realizzazione dei palloni di carta sotto il profilo costruttivo, storico, didattico, della ricerca e delle possibili applicazioni.

La progettazione, la realizzazione ed il volo dei palloni di carta sono attività che possono inserirsi proficuamente nell'ambito scolastico. Questo è un aspetto particolarmente interessante dato che possono essere coinvolte contemporaneamente discipline diverse come educazione artistica, matematica, geometria, scienze, applicazioni tecniche, storia e geografia. Insegnanti di discipline diverse possono partecipare ad un unico progetto con i loro allievi e a seconda della diversa complessità dei palloni realizzati, possono essere coinvolte scuole di ogni ordine e grado.

PER SAPERNE DI PIU'

Il libro delle mongolfiere
di Enrico Maddalena
Il Castello Editore


E' il testo fondamentale per progettare, costruire e far volare le mongolfiere di carta. Molto ricco di illustrazioni e tecnicamente approfondito, contiene quindici progetti, dati tecnici e informazioni storiche. Dall'attrezzatura e dai materiali, alla geometria e alla struttura dei palloni di carta; dalla progettazione, alla costruzione, al volo, un manuale completo per la realizzazione amatoriale di mongolfiere di carta, scritto da uno dei fondatori dell'associazione ARIA e tra i massimi esperti di questa particolare specialità del modellismo aeronautico che, come abbiamo visto più sopra, in Italia vanta una lunga e ricca tradizione.


Il sito ufficiale dell'associazione ARIA

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