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18° Campionato Italiano di Volo in Mongolfiera
Terni 14-18 settembre 2005



La gara

Le mongolfiere si preparano al decollo al campionato italiano 2005 (Foto R.Spagnoli) Il 18° Campionato italiano di volo in mongolfiera si è svolto a Terni dal 15 al 18 settembre 2005. I giorni effettivi di gara sono stati tre con undici prove disputate in cinque voli di gara. Solo l'ultimo volo, previsto per sabato 17 settembre al pomeriggio, è stato annullato a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Dieci i piloti italiani che hanno preso parte alla competizione a cui si è aggiunto il pilota inglese Andrew Holly che ha partecipato fuori gara.
La classifica finale ha visto la vittoria di Carlo Rovelli, outsider di lusso che alla sua terza partecipazione ad un campionato italiano ha saputo mettere in riga i "mostri sacri" dell'aerostatica italiana. D'altra parte, come dimostrano i risultati delle gare e la classifica, quello di quest'anno può ben definirsi il campionato degli outsider. Rovelli è il primo pilota non professionista a conquistare il titolo nazionale e con esso il diritto a rappresentare il nostro paese al campionato mondiale che si svolgerà nel novembre 2006 a Motegi in Giappone.

1° giorno di gara - Giovedì 15 settembre

Mattino
Task n.1 - Shortest fly
Task n.2 - Hesitation waltz
Task n.3 - Elbow

La giornata si presenta molto bella, il cielo è sereno e i venti sono deboli e molto variabili: insomma, condizioni ottime per inaugurare il campionato. La direttrice di gara, Lorena Morlini, assegna tre task: Short fly (SF), Hesitation waltz (HWZ) e Elbow (ELB). Nella prima gara i concorrenti devono lanciare il marker il pių vicino possibile al punto di decollo all'interno di un'area stabilita, nell'HWZ il marker va lanciato il pių vicino possibile ad uno dei bersagli validi indicati dal direttore di gara prima del decollo mentre nell'Elbow (gomito) i concorrenti devono cercare di realizzare il maggior cambio di rotta possibile (il cambio di rotta č dato dall'angolo tra i punti A,B,C indicati dal direttore di gara).
Le mongolfiere in gara nel secondo task (Foto di R.Spagnoli) Grazie al vento tranquillo e molto variabile l'HWZ si rivela una vera danza tra i bersagli obbligando i piloti ad un volo molto tecnico con continui cambiamenti di rotta in cui si rivela l'esperienza e la capacità di sangue freddo di ognuno. L'unico problema sorge sulla determinazione di uno dei bersagli a causa delle differenze tra quanti riportato sulla mappa ufficiale di gara e la realtà sul terreno e anche alle diverse interpretazioni date dagli observer: un problema che viene infine risolto salomonicamente dalla direttrice di gara.
Alla fine di questo primo volo Carlo Rovelli, che ha vinto il primo task e si è classificato sesto nel secondo e terzo nel terzo, è primo nella classifica provvisoria. Subito dietro il campione uscente Giovanni Aimo, il campione 2003 Luciano Lanzoni e il maremmano Roberto Botti. Quinto il pilota di casa Mauro Buono davanti ad un deludente Paolo Bonano solo sesto a causa dei 500 punti di penalità rimediati nell'Hesitation Waltz per aver volato in una zona proibita a causa del settaggio sbagliato del proprio altimetro. Delude anche Igor Charbonnier, che i pronostici della vigilia danno tra i possibili candidati al podio, penalizzato a causa di un contatto con il suolo. Da segnalare Paolo Oggioni, solo al suo secondo campionato, che dopo i primi due risultati non esaltanti, centra il terzo task mettendosi in tasva 1000 punti tondi tondi. Siamo comunque solo al primo volo e i giochi sono assolutamente apertissimi.

Pomeriggio
Task n.4 - Judge declared goal
Task n.5 - Pilot declared goal

Veduta dei palloni impegnati in un decollo (Foto R.Spagnoli) Visto il vento piuttosto sostenuto Lorena Morlini decide per una gara veloce con due soli task: Judge Declared Goal (JPG), in cui i piloti devono lanciare il marker il pių vicino possibile ad un bersaglio indicato dal direttore di gara, e Pilot Declared Goal (PDG) in cui ogni concorrente cerca di lanciare il marker il pių vicino possibile ad un bersaglio da lui scelto e dichiarato prima del decollo (con due scelte possibili in questo caso). Il primo target è rappresentato una croce di colore rosso posta in un campo.
Paolo Oggioni fa il bis e vince il primo task, davanti a Botti e Charbonnier, piazzandosi terzo nel PDG dietro a Botti e Morando e davanti a Bonanno, Aimo e Lanzoni.
A riprova che questo del 2005 promette di essere il campionato delle sorprese, dopo il primo giorno di gara, con cinque task disputati, la classifica provvisoria registra l'exploit degli outsider: primo Botti con 3762 punti davanti a Rovelli (3107). Poco dietro però sono in agguato vecchie lenze come Lanzoni, Aimo e Bonanno, tutti piloti professionisti e tutti vincitori di passate edizioni del campionato (Aimo è il campione uscente) che promettono battaglia. Segue il "figlio d'arte" Igor Charbonnier, che dopo i due podi conquistati negli ultimi due campionati viene dato tra i possibili pretendenti al titolo, davanti a Davide Morando, Paolo Oggioni e Mauro Buono Fanalino di coda il toscano Massimo Stefanini che nonostante l'impegno non riesce a lasciare i piani bassi della classifica.

2° giorno di gara - Venerdì 16 settembre

Mattino
Task n.6 - Minimum distance
Task n.7 - Minimum distance double drop

Il pallone di Andrew Holly tra quelli di Stefanini e Bonanno (Foto R.Spagnoli) Il meteo regala al campionato una bellissima mattinata di cielo limpido e vento calmo. Grazie a proprio a queste condizioni la direttrice dei voli Lorena Morlini sceglie come prima gara una minima distanza con decollo direttamente dall'aviosuperficie. La minima distanza è una gara molto tecnica in cui il pilota deve dimostrare tutta la sua abilità per cercare di allontanarsi dal bersaglio il meno possibile e trovarsi nelle migliori condizioni nel momento in cui si aprirà la finestra temporale in cui è consentito il lancio del marker. Non è un caso, quindi che ad aggiudicarsi il sesto task è Paolo Bonanno. Questo però è il campionato in cui i mostri sacri non dettano più legge: Carlo Rovelli si piazza al secondo posto a soli 50 metri da Bonanno e soltanto 10 metri davanti al sorprendente Massimo Stefanini che, evidentemente desideroso di togliersi la maglia nera, conquista la terza piazza e che sarebbe stato secondo senza i 300 punti di penalizzazione rimediati per aver ritardato a liberare l'area di decollo. Decisamente staccati gli altri. Zero punti a causa delle pesanti penalizzazioni subite dai giudici per Roberto Botti (stessa infrazione di Stefanini) e Davide Morando (contatto con il suolo).
Il vento, così come può essere un fondamentale alleato per il pilota bravo, può anche divertirsi a scompaginare i giochi e senza fare favoritismi a nessuno. Così nel settimo task la brezza che soffia tra Terni e Narni decide a metà mattinata di far saltare piani e strategie portando tutti concorrenti lontano dall'area di punteggio stabilita entro la quale fare il "double drop" dei marker. Il risultato è quindi un rotondo "no result" per tutti i piloti in gara in forza del quale, in base al regolamento, vengono assegnati 500 punti ad ogni concorrente. Ci si consola con il bel volo effettuato sopra campi e vigne dell'Umbria meridionale. Però, suvvia... Questo è pur sempre il campionato italiano, non un raduno turistico!

Pomeriggio
Task n.8 - Fly in

Roberto Botti in volo con il pallone della Remax (Foto R.Spagnoli) Le (perfino troppo) buone condizioni meteorologiche del mattino lasciano il campo al pomerigio ad un vento piuttosto sostenuto e a raffiche, preannuncio del pegioramento delle condizioni che si annuncia per il giorno seguente. La direzione di gara decide per due task ("Caccia alla volpe" ed Elbow) con partenza dall'aviospuerficie di Calledro posta a circa 15 km a sud ovest di Narni. Giunti sul posto, però, le condixioni del vento sembrano ancora peggiorate. Inoltre il vento ha cambiato direzione ed il rischio, partendo da questo punto, è quello di finire verso Amelia e in zone montuose dove diventerebbe difficile, se non impossibile, l'atterraggio in sicurezza ed il recupero dei palloni. Dopo un "vertice" sul campo tra direzione di gara e i "meteomen" dell'Aeronautica militare, la direttrice di gara Lorena Morlini, sentito anche il parere dei concorrenti, decide di cambiare il programma e opta per un solo task: un Fly in con target sull'aviosuperficie "Leonardi" ed il decollo che deve essere collocato tra un minio di 2,5 ed un massimo di 6 km dal bersaglio. Con l'ora del tramonto che si avvicina wd il vento che sembra ulteriormente rinforzare, i piloti abbandonano in tutta fretta l'area di Colledro e partono alla ricerca di un conveniente punto di decollo e come di solito avviene nel caso in cui il vento ha una direzione precisa i palloni finiscono per partire tutti più o meno dalla stessa zona. Il vento è sempre sostenuto, bisogna lanciare il marker prima del tramonto e soprattutto essere nuovamente a terra prima che faccia buio, anche perché la zona appena subito a nord del bersaglio, dove porta il vento, è molto edificata e ci sono pochissimi spazi per atterrare. Il tempo stringe, i decolli si susseguono rapidi in un'atmosfera concitata sotto gli occhi degli abitanti del luogo e dei passanti.
Nonostante le condizioni non ottimali tutti i concorrenti riescono ad andare a punti tranne Mauro Buono che, anzi, è protagonista di un atterraggio abbastanza difficile (ma non è l'unico). Il migliore di tutti è Aimo che piazza il suo marker a poco più di 31 metri dal bersaglio. Seguono Bonanno a 190 metri e Lanzoni a 270. Poi tutti gli altri fino al kilometro e 780 metri di Charbonnier che comunque gli frutta 200 punti. Come dicevamo la gara si conclude con vari atterraggi fortunosi e di conseguenza con recuperi assai disagevoli, alcuni portati a termine quando ormai si era fatto buio da un bel po'.
Alla fine del secondo giorno di gara la parte alta della classifica risulta rivoluzionata: in testa è balzato Paolo Bonanno che con 5031 punti ha risalito quattro posizioni, seguito da Carlo Rovelli che mantiene il secondo posto con 4930 punti, e da Giovanni Aimo salito di una posizione. Seguono Roberto Botti (quarto, perde 3 posizioni), Luciano Lanzoni (-2) e Igor Charbonnier che mantiene la sesta piazza così come Davide Morando si mantiene in settima. All'ottavo e al nono posto si scambiano le posizioni Mauro Buono e Paolo Oggioni. Chiude la classifica provvisoria dopo otto task Massimo Stefanini ancora ultimo.

3° giorno di gara - Sabato 17 settembre

Mattino
Task n.9 - Fly in
Task n.10 - Fly on
Task n.11 - Land run (area del triangolo)

Terzo giorno di gare: i palloni di Aimo e Morando subito dopo il decollo. Sullo sfondo a destra Paolo Bonanno (Foto R.Spagnoli) Terzo e ultimo giorno di gare: oggi si decide il nuovo campione italiano. Anche se è inutile azzardare pronostici è possibile fare alcune considerazioni. La classifica è divisa in due: nelle prime cinque posizioni ci sono i piloti che hanno superato i 4000 punti (con Bonanno già oltre i 5000). Tra il primo e il quinto ci sono solo 352 punti: a meno di clamorose debacle o sorprendenti exploit è da questi concorrenti che uscirà il campione 2006. Nella seconda metà della classifica (a parte l'attardato Stefanini) ci sono i piloti che hanno superato i 3000 punti: tra il quinto ed il 9 la differenza è di 718 punti. E' assai improbabile che uno di loro possa agguantare se non il titolo almeno il podio, però non è certo escluso che qualcuno possa alla fine riservare delle sorprese. Le previsioni danno le condizioni meteo in peggioramento e non è escluso che il volo del pomeriggio possa venire annullato. A questo punto molto dipendenrà dal numero e dal tipo di task che la direzione di gara deciderà di assegnare.
Al briefing la direttrice di gara annuncia per il volo del mattino tre task: si tratta di 3000 punti che potrebbero rivoluzionare la clasifica finale, tanto più se il volo del pomeriggio non dovesse essere effettuato. La gara si annuncia assai complicata e molto tecnica perché per determinare l'area del task n.11 si calcoleranno le posizioni dei marker nei due task precedenti. A riprova che nell'aerostatica niente è mai sicuro, così come dicevamo poco piàù sopra, in questo volo si assiste a exploit e debacle inaspettati.
Nel task 9 Charbonnier agguanta la sua unica vittoria in questo campionato, mentre Stefanini si piazza sorprendentemente secondo seguito da Buono. A parte Lanzoni, quarto, tutti i possibili pretendenti al titolo fanno fiasco: solo sesto Aimo, settimo Rovelli, ottavo Botti, addirittura penultimo Bonanno che riesce di poco a sopravanzare Morando.
I palloni di Rovelli e Botti al decollo per il quinto volo di gara (Foto R.Spagnoli) Nel successivo task 11 Rovelli mette un mattone fondamentale per la vittoria finale piazzando il marker a meno di 4 metri e mezzo dal bersaglio e portandosi via così 1000 punti. Vanno di nuovo bene anche Charbonnier, secondo, e Stefanini che si piazza terzo evidentemente deciso a non chiudere anche questo campionato in ultima posizione. Gli aspiranti al titolo, da parte loro, combinano un nuovo disastro: Aimo è di nuovo sesto davanti a Bonanno, settimo a causa della penalità subita per aver infranto un limite di distanza senza la quale, peraltro, sarebbe stato comunque solo sesto. Stessa penalità per Lanzoni, ottavo, mentre Oggioni e Botti restano senza risultato e raccolgono solo 150 punti per aver scelto un obiettivo non valido.
All'ultimo task del mattino Giovanni Aimo restituisce il colpo a Carlo Rovelli e si prende i 1000 punti davanti al sempre più agguerrito Massimo Stefanini la cui rincorsa è però partita troppo in ritardo. Seguono nell'ordine Paolo Oggioni, Rovelli (che guadagna comunque 632 punti preziosissimi), Luciano Lanzoni, Igor Charbonnier, Mauro Buono, Davide Morando, Roberto Botti. Ultimo Paolo Bonanno il cui marker finisce fuori dall'area di punteggio: decisamente un volo da dimenticare per il pluricampione italiano che con questo ultimo task ha compromesso seriamente la possibilità di salire sul podio se non di conquistare il titolo finale. Alla fine di questo quinto volo la classifica risulta quindi nuovamente rimescolata: con Bonanno precipitato al sesto posto, il vertice è occupato da Rovelli, Aimo e Lanzoni, tallonati da Charbonnier e con Oggioni, Botti e lo stesso Bonanno che potrebbero ancora dire qualcosa. Ma ci sarà modo di dire ancora qualcosa? Le condizioni meteo si stanno rapidamente deteriorando: questo pomeriggio si volerà o no?

Pomeriggio
Volo annullato

Carlo Rovelli, al centro, con il suo equipaggio subito dopo la conquista del titolo italiano (Foto R.Spagnoli) Il vento che soffia teso e a raffiche non lascia molte speranze per un nuovo volo: la manica a vento posta al limitare dell'area di decollo lo dimostra, ma anche senza di lei basta guardare verso ovest il fronte nuvoloso che avanza minaccioso e gonfio di pioggia. Al briefing i "meteomen" del RSMA dell'Aeronautica confermano, con le loro previsioni, quanto già tutti avevano capito: oggi non si vola. Il campionato 2005 finisce qui, Carlo Rovelli conquista il suo primo titolo e con esso l'onore e l'onere di rappresentare il tricolore ai campionati mondiali che si svolgeranno a novembre in Giappone. Molte felicitazioni e altrettante fotografie sul campo per il vincitore ed il suo equipaggio, Donatella Ricci e Paolo Vanadia, preludio ai festeggiamenti della sera attorno al tavolo di un ristorante. Festeggiamenti del tutto meritati: Rovelli, infatti, è un pilota di notevole esperienza ma è solo al suo terzo campionato come concorrente ed è il primo pilota non profesionista ad aggiudicarsi il titolo italiano. In un certo qual modo la sua vittoria, quindi, ben rappresenta i positivi cambiamenti che hanno caratterizzato l'aerostatica italiana in questi ultimi anni. Una suggestiva immagine delle mongolfiere partecipanti al campionato italiano 2005 (Foto R.Spagnoli)
Piazza d'nore per Giovanni Aimo che per il quarto anno consecutivo sale sul podio dopo le vittorie del 2002 e del 2004 ed il secondo posto del 2003: complessivamente sono quindici le volte che Aimo è salito sul podio, di cui sei da vincitore, nelle diciotto edizioni del campionato disputate fino ad oggi. Quella di quest'anno è pur sempre una bella soddisfazione, dunque, anche se, certo, lascia un po' di amaro in bocca piazzarsi a soli 73 punti dal vincitore senza avere la possibilità di giocarsi tutto nell'ultimo volo annullato a causa del maltempo. Al terzo posto Luciano Lanzoni che si è dimostrato come sempre pilota capace, determinato e combattivo (al suo attivo un titolo italiano nel 2003, tre secondi e tre terzi posti). Niente podio, invece, per Igor Charbonnier dopoo le medaglie di bronzo conquistate nelle due precedenti edizioni del campionato. Buon quinto posto per Paolo Oggioni che al suo secondo campionato è stato capace di rimontare ben quattro posizioni in clasifica generale nell'ultimo volo di gara. Decisamente deludenti, invece, Paolo Bonanno e Roberto Botti che nell'ultimo volo hanno perso rispettivamente cinque e tre posizioni in classifica. Piccola soddisfazione per Massimo Stefanini che alla terza occasione riesce finalmente a non chiudere ultimo: negli ultimi voli, anzi, il sanguigno pilota toscano ha dimostrato di poter dire la sua. Chiudono la classifica finale il pilota di casa Mauro Buono e Davide Morando: entrambi hanno saputo piazzare qualche acuto nel corso delle gare anche se quello che è mancato è stata la continuità di rendimento.

Tutti i risultati parziali e la classifica finale cliccando qui.

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