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XXIl Campionato Italiano 2011

Igor Charbonnier (al centro), campione italiano 2011, con il suo team: Andrea Dal Negro (a sinistra, con in mano il Premio Caproni) e Erik Farina. Igor Charbonnier è il nuovo campione italiano di volo in mongolfiera. Dopo quattro giorni di voli e attraverso 14 prove, che hanno visto alcuni dei migliori esponenti italiani della specialità confrontarsi per la prima vola nei cieli di Mantova, il pilota valdostano ha conquistato il suo terzo titolo nazionale, dopo i due consecutivi vinti nel 2006 e nel 2007, al termine di una gara che ha controllato quasi dall'inizio, prendendo il comando della classifica generale dal secondo volo e non lasciandolo più, riuscendo a resistere agli attacchi di John Aimo, del campione uscente Paolo Oggioni e dell'esordiente Mirko Marangoni, subito capace di esprimersi ad alti ivelli. Con questa terza vittoria Charbonnier eguaglia il padre Nello, e conferma di essere uno dei più forti piloti italiani in attività: 3 titoli negli ultimi 6 campionati nazionali, per un totale di 7 podi su 9 partecipazioni complessive.


Igor Charbonnier si prepara per il decollo nel volo del mattino di sabato 4 giugno (Foto Roberto Spagnoli) Con il terzo titolo italiano Charbonnier si aggiudica anche e definitivamente il "Premio Caproni", un piatto di porcellana dell'Ottocento raffigurante un soggetto aerostatico appartenuto al celebre aeronauta francese Gaston Thyssandier e proveniente dalla collezione aerostatica del Museo Caproni di Trento, messo in palio per la prima volta nel 2001 dalla contessa Maria Fede Caproni, presidente onoraria della Federazione Italiana di Aerostatica, per essere assegnato definitivamente al pilota che per primo avrebbe conquistato tre titoli nazionali (una sorta di "Coppa Rimet" dell'aerostatica italiana). L'affermazione del pilota aostano è completata dalla soddifazione di poter rappresentare l'Italia ai campionati mondiali che si terranno nell'agosto del 2012 a Battle Creek (Michigan, USA). A condividere il successo ovviamente anche il team che ha validamente coadiuvato il neo-campione: il co-pilota Andrea Dal Negro, autore tra l'altro di un lancio straordinario con cui ha piazzato il marker a 1 cm dal bersaglio, e il "ground crew" Erik Farina che si è misurato con le strade ed i viottoli della campagna mantovana.
Medaglia d'argento per John Aimo che dopo essere partito nel migliore dei modi, guadagnando la testa della classifica al primo volo, è stato poi superato da Charbonnier, ma non si è mai dato per vinto, tenendo il fiato sul collo al capolista e ingaggiando un acceso duello con Paolo Oggioni. Con questo secondo posto Aimo consolida il primato nazionale di 18 medaglie vinte su 24 partecipazioni al campionato (cioè tutte le edizioni svolte finora, altro record, ma condiviso con Paolo Bonanno). Al terzo posto il sorprendente Mirko Marangoni che festeggia nel migliore dei modi il suo esordio al campionato italiano: un successo personale completato dalla conquista del Trofeo Aerostati.It messo in palio per celebrare il decennale della nostro sito. Menzione speciale, infine, per il campione uscente Paolo Oggioni, che ha mancato il "triplete" dopo le affermazioni del 2009 e del 2010, ma che pur essendo rimasto fuori dal podio, è il nuovo "numero 1" del ranking italiano superando Aimo (anche se per soli 23 centesimi!) e confermandosi come uno dei migliori piloti italiani in attività. Dietro i primi quattro la classifica finale vede nell'ordine Paolo Bonanno, Roberto Botti, Boba Bogliaccino, Gianni Curti, Massimo Stefanini, Riccardo Trombetti e Guido Montemurro.
E' interessante notare che i quattro piloti di testa sono racchiusi in meno di 1900 punti, mentre oltre 2000 punti separano questo quartetto dagli altri sette piloti che a loro volta sono tutti raggruppati in meno di 2200 punti. E' un po' come se a Mantova si fossero svolti due campionati: quello dei primi quattro, che fin dal primo task hanno imposto la loro gara, e quello di tutti gli altri. Un'impressione che si ricava anche guardando nel dettaglio i risultati delle singole prove. La graduatoria finale, del resto, conferma più o meno i valori visti in campo in questi ultimi anni.

Il pallone di Paolo Bonanno appenna atterrato dopo un volo di gara al campionato italiano 2011 (Foto Roberto Spagnoli) Per quanto riguarda la competizione nel suo complesso, undici piloti partecipanti in totale rappresentano una cifra non elevata, ma tutto sommato nella media delle precedenti edizioni. Nonostante condizioni meteo piuttosto instabili si sono potuti disputare 14 task in cinque voli (sui sette previsti dal programma): non moltissimi, ma abbastanza per poter dire che la classifica finale scaturisce da una gara vera e non da situazioni fortuite. La composizione della direzione di gara ha provocato, nei giorni precedenti il campionato e durante le gare, una polemica un po' troppo sopra le righe da parte di alcuni observer italiani che non hanno gradito la massiccia rappresentanza britannica, lamentando una sorta di colonizzazione straniera favorita dalle scelte dell'organizzazione. Messa così, francamente sembra una discussione un po' sterile, dato che se il problema esiste, esso merita di essere affrontato nel quadro complessivo del futuro della federazione e dell'attività sportiva aerostatica. Peraltro, dal direttore Andrew Holly, ai suoi assistenti, agli officials (tra cui c'erano due italiani), tutto lo staff ha svolto un buon lavoro. Per la prima volta, inoltre, c'è stata una giuria degna di questo nome, costantemente presente e attenta in tutte le fasi della competizione.
Mantova ha ospitato amichevolmente piloti ed equipaggi che dovunque sono stati accolti dalla gente con cordialità e curiosità. Interessante l'area di gara, anche se forse il periodo dell'anno scelto non era proprio il migliore. Un motivo in più per pensare ad una prossima edizione, magari curando maggiormente anche la parte meteo e la qualità delle mappe di gara (niente da dire, invece, sul vitto e sull'alloggio). In definitiva, dunque, si può ben dire che si è trattato di un buon campionato, con i suoi aspetti positivi e qualche difetto, ma chi non ne ha? Solo chi non fa non sbaglia.
Intanto, in attesa di tornare nelle terre e nei cieli dei Gonzaga, arrivederci al campionato 2012.

Il diario della gara Aspettando Mantova 2011...


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